appuntamenti di inizio autunno

Carissimi,
arieccoci: sospesi! Quasi senza parole… a domandarci su quale paesaggio si aprirà la prossima porta che dovremo attraversare. E…sarà la porta giusta?
Intanto ci scusiamo per i tempi con cui spesso riusciamo, o meglio non riusciamo, a rispondervi e aggiornarvi, sia per posta elettronica che per telefono. La poca attenzione che, per motivi anche di tempo,  poniamo all’utilizzo di questi mezzi dei comunicazione rivela il nostro atteggiamento forse superiore ed ipocrita… Infondo lo si usa solo per ‘lavoro’, si accende il computer non più di una volta al giorno, ci si occupa della posta una volta alla settimana e c’é chi, nel nostro gruppo, addirittura si rifiuta di possedere un telefono…
Vogliamo pensare che questa resistenza alla dipendenza e all’acquisto compulsivo di modelli sempre più ‘onniscenti’ ci liberi dal pensiero di dover essere sempre raggiungibili ed indispensabili (per chi poi, a parte i figli in tenera età o i nonni in Haltzeimer?!), dal senso di colpa per i rifiuti e lo spreco creati.
Così continuiamo imperterriti nella riesumazione e assemblamento di pezzi usati ed ormai aborriti…I figli ci odiano! Ma la preoccupazione per la loro salute mentale e fisica ci spinge ad insegnar loro ad iniziare muoversi nel mondo senza dover dipendere da quel ‘cordone ombellicale’ deviato, che disegna relazioni fittizie e per nulla radicate nella realtà. Guardare una persona in faccia mentre ci parla e capire quale ‘sottotesto’ emotivo descrivano le sue espressioni, sapere se potersi fidare della parola di qualcuno, riuscire ad essere vicini nei momenti importanti: tutto questo richiede una presenza totale, un esercizio continuo, per avere una qualche possibilità di successo nelle relazioni umane. Il ‘vissuto’ è ben altro dalla matrix creata dai mezzi di comunicazione.
Le nostre stesse parole di oggi lasciano il tempo che trovano, se non supportate dal vissuto che ormai ben conoscete e per il quale ci stiamo giocando molto, se non tutto. Per questo non crediamo nella pubblicità solo attraverso il passa-parola e cerchiamo di rimanere radicati alla nostra terra, ‘stundaia’ e modaiola, aspra e turistica, pura e ‘battona’.
Sarà anche il nostro credere nel contatto diretto e nella condivisione ‘socratica’ e pratica: ma nulla può dimostrare la nostra buona fede se non le nostre azioni e ciò chr siamo, niente potrà sostituirsi alle condivisioni del cibo e delle attività condivise, altrimenti: perché tanta fatica!?
Ma c’é anche un altro modo per contattare le persone care, un modo antico, ora caduto in disuso e che vi invitiamo a ritrovare: che è quello di tenerle ‘nel cuore’. Pensare ad una persona cara senza voler subito manifestarle la nostra presenza, con discrezione, ma nel modo più intimo e profondo. Lasciare che il pensiero di questa persona ci occupi e dedicargli la nostra attenzione mentale ed emotiva, spesso provoca visioni mentali che aiutano a far crescere una relazione ‘a distanza’ (una distanza puramente fisica).
Siamo convinti che l’intensità di questi pensieri, se indirizzati dall’affetto, riescano a sostenere le persone care e risolvere problemi relazionali, poiché provocano una vera è propria presa di coscienza dell’altro. Chiaramente noi ci dedichiamo ai pensieri positivi: la differenza fra benedire e maledire è grande!
Per non essere criptici ed attingendo all’esperienza diretta della scrivente, quando mi trovo a pensare ai miei figli, mentre sono a scuola ed io a ‘lavorare’, la loro immagine mi parla in modo diverso. Senza averli davanti riesco a sentire loro debolezze, vedo i particolari che hanno determinato i loro cambiamenti, considero le loro ragioni senza difendermi; mentre quando sono in loro presenza tendo a parare i colpi e stabilire il mio ruolo. Se li tengo nel cuore, senza parlare loro, li vedo sotto una luce nuova, guidata dall’affetto e dalla libertà, dalla coscienza della fugacità della vita e dall’importanza di alimentare l’amore per questa. Spesso, dopo questi ‘pensieri affettuosi’, al ritorno a casa dei figli mi permetto di uscire dagli schemi creati per fatica ed esasperazione…per poi ritornarci, per carità! Ma sapendo meglio di sbagliare…
Scherzi a parte: spesso questo pensieri sono seguiti dalla telefonata dell’amica che ti dice: “Ti stavo pensando ed oggi ho avuto finalmente il tempo di chiamarti”.
Ma non è importante ciò che vi direte; è quell’essere stato accolto dal cuore di un amico, che vi alimenta. Bella storia!

E dopo i soliti sproloqui vi comunichiamo che a breve uscirà il nuovo calendario per i CORSI DI CUCINA VEGAN a.s. 2014/2015, anticipandovi che la domenica 19 ottobre,  dalle 11.00 alle 16.00, presso la sede associativa di Tosse.
I LEZIONE: I CEREALI.

Intanto questa è la Settimana mondiale per l’Abolizione della Carne (SMAC): 20-28 settembre 2014. Fatevi sentire!

Per il menù delle serate di condivisione di venerdì 26 e sabato 27 settembre, eccovi le proposte:

  • riso integrale saltato con ortiche
  • zucchine in carpione
  • insalata con alghe kombu in ‘kaxuta’
  • tortillas di farro e mais con:
    frijoles refritos
    fajitas di verdure
    salsita rica
  • torta della Nonna
  • crema semplice di mele e cannella

Inoltre:

  • Pane di Michele, cotto al forno a legna
  • Acqua Diamante

A richiesta:

  • pizze e farinate
  • vini e birre bio
  • tisana e té bancha

Se siete interessati e volete partecipare, avvisateci.
NUMERO TELEFONICO DELL’ASSOCIAZIONE:342.0373073
Grazie!

Vi abbracciamo, godendoci questo spelndido settembre, che si fa beffe delle nostre angosce.
veganierranti

come raggiungerci

per info veganierranti @ inventati.org

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