appuntamenti centrali di agosto

Cari Amici,
non riusciamo a toglierci dalla testa il fatto che ultimamente si senta pubblicizzare a spron battuto un preparato di cibo per cani e gatti, composto da carni di animali uccisi a questo scopo, definendolo candidamente  “crelty free” in relazione al fatto che questi preparati mortiferi non vengano ‘testati’ sugli animali stessi.
Ma…scherziamo?!
Per definizione “cruelty free” significa “libero da crudeltà” o “senza crudeltà”…o forse non capiamo l’inglese…o forse lo dicono in inglese perché pensano che così non capiamo?
Quale assenza di crudeltà ci può essere in una scatoletta contenente carni di animali morti?!
Non pretendiamo che tutti vogliano rivoluzionare l’alimentazione del proprio ‘amico a quattro zampe” per salvare le vite di altri animali come i loro, né che ci si riesca, né che tutti vogliano fare il collegamento fra le carni contenute in una scatola e gli esseri a cui appartenevano.
Ma almeno portiamo coscienza e responsabilità dell’assurdo al quale ci constringiamo, quando alimentiamo animali d’affezione con animali ‘anaffettivi’, solo perché allevati in luoghi bui e dimenticati, al solo scopo di nascere e morire per noi o i nostri ‘cari’.
Quanto ‘cari’….
Questa definizione “cruelty free”, così utilizzata, ci fa rabbrividire e riproduce in noi il menzognero effetto della famigerata scritta: “arbeit macht frei”, posta alle porte dei campi di concentramento nazisti.
Ma forse è vero: quando finalmente vedono il macello, oltre che sgomente, quelle anime animali, forse tirteranno un sospiro di sollievo; lì è la loro unica libertà: morire, finalmente morire!
Vogliamo quindi sottolineare la promiscuità dell’utilizzo di questa definizione quando strizza l’occhio al pietismo insito negli umani che si definiscono amanti degli animali, cercando di differenziarsi per vendere (perché poi è di questo alla fine che si tratta): non vi fate abbindolare! Assumetevi le vostre responsabilità e scusatevi con quella scatoletta, se non avete idee migliori per la testa, mentre la state offrendo al vostro amico. Almeno avrete riconosciuto il sacrificio di quelle povere bestie…

E per tornare alle amenità, benché in ritardo, vogliamo rendere conto dell’ultima “manifestazione per l’arenile libero” che continua caparbiamente a ripetersi da dieci anni con la “Festa del Terzo Molo” a Spotorno, nel giorno di Ferragosto. Ostracizzata e combattuta nella sua versione festaiola serale e musicale dalle autorità in difficoltà, continua a proporre le sue gare di tuffi, con una buona partecipazione di bambini e ragazzi. Grande XXXXX, che non molla!
Viva la spiaggia libera! Tuffi liberi dal Terzo! Spiaggia libera OVUNQUE!

Riceviamo ed inoltriamo volentieri dagli Amici del Canile di Finale:
mercoledì 27 agosto: “CAGNOLANDO – XII edizione”.

La serata a sostegno del Canile di Finale Ligure si terrà in Piazza San Giovanni Battista e vedrà, oltre alla sfilata dei cani, tra i quali verrà premiato il cane più simpatico, il più coccolone, il cane “er più”, le spettacolari esibizioni del gruppo “Virtus Dog Agility Team” di Pietra Ligure.

Per ulteriori informazioni cercate sul sito del canile o dell’associazione “Elsa Nata Libera” di Finale Ligure.

E teniamo duro con le condivisioni di questo fine settimana.
Nelle serate di venerdì 22 e sabato 23 agosto, proporremmo un menù di questo tipo:

  • gazpacho andaluz (uvas y manzana)
  • quiche di champignon
  • riso nerone con spezie e anacardi
  • fajitas di seitan
  • insalata croccante con salsa kaxuta
  • biscotti alle mandorle
  • crema Gianduja

Inoltre:

  • Pane di Michele, cotto al forno a legna
  • Acqua Diamante

A richiesta:

  • pizze e farinate
  • vini e birre bio
  • tisana e té bancha

Se siete interessati e volete partecipare, avvisateci.
NUMERO TELEFONICO DELL’ASSOCIAZIONE:342.0373073
Grazie!

Vi abbracciamo, come sempre, in modo improprio ed invadente.
Ma da lontano, solo col cuore, lasciando la libertà di ignorarci.
Hasta la cicoria!
veganierranti

come raggiungerci

per info veganierranti @ inventati.org

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