incontro vegetariano vegan 28, 29 e 30 maggio

Cari Vegani, vicini e lontani,

irrompiamo nei vostri terminali, come ogni inizio settimana, per
proporvi di condividere con noi ciò che ci è dato.

Per continuare con i nostri incontri culinari troverete più sotto le
suggestioni per il prossimo menù, ma vogliamo innanzi tutto proporvi una
nuova formula per i

CORSI DI CUCINA

Giugno 2010

Orario: 20.30/22.30

  • mercoledì 9: fare e cucinare il seitan
  • mercoledì 16: tortini e dolci vegani
  • mercoledì 23: pane, focaccia e pizza
  • mercoledì 30: cereali e legumi

Costo di 35 euro ad incontro.

(tesseramento obbligatorio 10 euro, una volta all’anno).

Fateci sapere!

Speriamo questa soluzione riesca a mettere più anime insieme, perché
l’interesse c’é…euh! se c’é!…

Quindi vi somministriamo now il:

PROSSIMO MENU’

(cene di venerdì e sabato, pranzo domenicale):

 

  • insalata russa vegana
  • tortino di verdure
  • cipolle ripiene con miglio e verdure
  • bocconcini di seitan arrosto con salsa di nocciole
  • germogli stufati
  • crostata macro di ciliegie
  • crema al cedro

Inoltre:

  • pane di Michele
  • pizze e farinata (a piacere)
  • acqua diamante, tisane, té bancha
  • vini e birre bio


Vi ricordiamo  LE MERENDE DELLA DOMENICA

con ‘frisceu’, farinate, bruschette e altre ghiotte improvvisazioni.

E per ora è tutto, crediamo…

Un abnorme abbraccio col cuore.

veganierranti

come raggiungerci

per prenotazioni ed info veganierranti@inventati.org

oppure  3407887617

prenotazione necessaria

 

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4 risposte a incontro vegetariano vegan 28, 29 e 30 maggio

  1. tiziana scrive:

    ciao.. io nn sono ancora stata nel ristorante ma credo molto nelle mie sensazioni e sono certa che nn solo mi troverò bene… ma mangerò cibi cucinati nn solo con la coscienza di chi ha “SCELTO” di evolvere…basterebbe già solo questo… per andare a provare.. io ricerco da tantissimi anni il mio percorso spirituale mi ha donato la capacità di scegliere coscientemente iniziando a nn mangiare nulla che abbia avuto coscienza di se’. e sorpresa….. l’acqua di diamante….. strepitoso …ottima scelta… (dinuovo).. IO HO L’ACQUA DI DIAMANTE IN CASA E PER ME è UN’AMICA A CUI NN POSSO PIù RINUNCIARE..addirittura la mia gattina nn beve altro da anni ..aveva un problema renale che è scomparso… la adopero per cucinare per curare qualsiasi malanno ..anche perchè mangiando bene è molto difficile ammalarsi.. se mangio bene mi amo .. la malattia nn ha motivo di essere.. e dunque…. nn vedo l’ora che sia sera perchè sarò ospite del ristorante per “conoscere” .. A Presto.. tiziana.

  2. Sole scrive:

    Mi permetto d’intervenire perché secondo me c’è qualcosa di molto importante che si è perso di vista.

    In tutto questo essere salutisti, omh chi più chi meno sentito, chi più chi meno vero, si perde un pò il lume nascondendosi dietro a grandi frasi e poco praticità.

    Qualsiasi cosa faccia una persona va apprezzato, che si lavi i denti che stia lavorando. Purtroppo questa società valorizza con i soldi, come dice Anna se ci fosse lo scambio sarebbe molto ma molto meglio. Anna e Michele ora valorizzano il loro “saper fare” e questo fa loro onore. Se non vuoi pagare, contraccambia con quello che sai fare tu, ma non giudicare quanto loro si valorizzano….non so se mi sono capita!!!

    Ora, visto che siamo qui a fare i conti in tasca alla famiglia Perruccio, secondo me sarebbe giusto dire che con quello che avete dal ristorante riuscite a sfamare la famiglia anche perché avete alle vostre spalle una famiglia che vi aiuta, se non immaginati se ci fosse da pagare affito e tutto…che delirio!!!

    Ad ogni modo bisogna sempre guardare il tutto nel suo complesso prima di giudicare e CONOSCERE. T’invito ad andare una volta a cena da loro, offro io ma ti dico anche quanto spendo, sui 20 euro. Ecco, poi dimmi se non esci con la pancia stra piena, il sorriso e la sensazione di esserti fatto del bene. Michele è un gran cuoco, ingredienti sanissimi e un gran amore per quello che sta facendo…
    Prendi 20 euro, qui non offro più io, e vai a mangiare da un’altra parte, poi mi sai dire cosa hai mangiato, digerito, ecc, ecc.
    CONOSCERE signori, conoscere.

    Sul serio, offro io, però prometti poi di essere sincero sul risultato!!!

    Vi abbraccio erranti

    Sole

  3. Anna, veganierranti scrive:

    Cara/o Venialy,
    il nome nel quale ti fai riconoscere ci chiarisce quale sia il nodo esistenziale che tu ci porti ad elaborare: la VENALITA’.
    Innanzi tutto, come dicono attraverso quello strano mezzo di assoggettamento che è la televisione: GRAZIE PER LA DOMANDA!
    Secondariamente: NON CI SEMBRA CARO 35 EURO PER 2 ORE E MEZZA DI CORSO.
    Ed ora ti spiegheremo perché.
    Non crediamo che un carnivoro penserebbe di iniziare a farsi il seitan, semplicemente se il nostro corso fosse gratuito; se invece un vegano volesse imparare farsi il seitan, passerebbe dai 15 euro al kg (prezzo del seitan di grano confezionato) ai 3/6 euro per kg (a seconda della farina usata): per tutta la vita!
    Ma guardiamola dal nostro punto di vista: tu ci fai i conti in tasca e quindi eccoti i conti.
    I Veganierranti nascono dalla nostra famiglia: la famiglia di Michele ed Anna (che qui scrive).
    Noi abbiamo due figli, Rebecca di 7 anni e Arturo di 4.
    Abbiamo aggregato all’associazione l’allegra banda di amici che ci sostenevano col loro entusiasmo.
    In questo ultimo anno, dopo aver accompagnato gli ultimi importanti (sentimentalmente!) membri della famiglia di Michele, dopo aver chiuso l’attività familiare avita, ed aver ripianato (da soli) i debiti ereditati, ci siamo trovati a fare delle scelte: che fare, non avendo alcun giacimento d’oro e dovendo lavorare?
    Ricominciare da capo, facendo ciò che meglio sappiamo fare ed in cui crediamo: la cucina vegana ‘salutista’ (perché il vegano in realtà potrebbe mangiare la peggio schifezze, purché scevre di elementi animali) da parte di Michele, il teatro dei bambini per quel che mi riguarda.
    Ci siamo reiventati il lavoro, non sperando in qualche fantomatico contratto a tempo indeterminato.
    (Altri membri dell’associazione hanno interessi che in seguito speriamo di riuscire a concretizzare insieme e rendere condivisibili.)
    Ora, per quanto riguarda la cucina (fondamentale per poter tenere i corsi e veicolare attraverso le cene questa ‘filosofia di vita’), abbiamo dovuto mettere a norma i locali che ci ospitano facendo la maggior parte dei lavori da noi, ma indebitandoci anche per poter comprare ciò che da noi non siamo capaci a fare (tavoli da lavoro in inox, lavabi, cappe aspiranti, sanitari ed altre aminità).
    Il nostro circolo è quindi un’associazione senza scopo di lucro, che comprende al suo interno un’attività commerciale: quella del ristorante lo è.
    Assumendo Michele con un contratto di associazione in partecipazione, riusciamo a sfamare la famiglia e a rientrare dagli introiti provenienti da pranzi e cene.
    Ma gli introiti delle attività di ristorazione non possono superare la metà degli introiti totali dell’associazione. Questo è il meraviglioso vincolo che non permette ai veganierranti di essere un ristorante e nemmeno di avere quei prezzi. Il nostro menù ‘degustazione’ (così lo hanno chiamato una volta e…ci piace darci un certo ‘tono’) è di 20 euro e ti assicuro che è consistente.
    Inoltre le nostre forze (poiché ora è solo su quelle che possiamo contare) non ci permettono di poter tenere che le due cene di venerdì e sabato ed il pranzo domenicale con merenda eventuale. Tutto sempre prenotando perché non si può buttare il cibo e nemmeno vivere di surgelati (noi evitiamo di surgelare alcunché).
    Quindi, per tornare a bomba:
    1) la nostra associazione è nata ed è già in deficit, il nostro compito è di pareggiare i conti o finiremmo di esistere, prima di aver cominciato: ACCETTIAMO LA REALTÀ ECONOMICA ATTRAVERSO LA QUALE DOBBIAMO PASSARE PER VEICOLARE CIÒ CHE CI È CARO (e quando scrivo ‘caro’, ti posso assicurare che lo è in entrambe i sensi: tirare su un’associazione, se sei un pivello come noi, è un’impresa ardua);
    2) noi non possediamo nulla oltre ciò che sappiamo fare. Se avessimo grandi donazioni da munifici magnati, potremmo fare tutto gratuitamente. Ma NON E’ COSÌ.
    Quindi, questo è il prezzo che ci costa il nostro impegno, ORA.
    Se però tu non avessi i mezzi per affrontarlo economicamente: che problema c’é?
    NOI SIAMO PRONTI AL BARATTO.
    Cosa potresti fare tu per noi? Noi ti insegneremmo volentieri a fare tutto ciò che sappiamo e che ti possa interessare.
    Proponi e ti sarà dato!
    Grazie.
    Un abbraccio.
    Anna, veganierranti

  4. venialy scrive:

    Non vi sembra caro 35 euro a corso…chi mai avesse l’intenzione di diventare vegano appena legge il prezzo gli passa subito la voglia e si compra una bella costata di manzo…Lo scopo vegano non dovrebbe essere una condivisione degli obbiettivi comuni?Per questa giusta causa non dovrebbero neanche farli pagare i corsi…evidentemente lo scopo principale per voi è passato in secondo piano

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