Amici cari,
l’altra notte, di ritorno dalle condivisioni serali del venerdì in associazione, facendo manovra sulla strada provinciale sopra casa per riuscire ad entrare in via Bassi e raggiungere finalmente il meritato riposo, un grido si leva, più alto del rumore del motore. Dico a Michele: “Spegni un po’!”. Sembrava una civetta impazzita. Il rumore provveniva dai rovi che delineano quell’angolo di bosco, asfaltato a fatica, per permettere la manovra anche al pullmino della scuola, quando viene a prendere Arturo. “Cos’é?! Lo abbiamo schiacciato???!!!!”…Scendo dalla macchina col cuore in gola, pronta al ribrezzo della scena cruenta di cui mi sento già la colpa addosso…Mi avvicino e scruto, aiutata dai fanali dell’auto, che Michele ha diretto verso quel grido, che continua impeterrito e talmente forte: forse pure alla sagra della lumaca, giù dal Castello, l’avranno sentito. Ma cos’é???!!! Due occhi minuscoli e lucidi, grigi di metallo: un gatto! Poco più lungo di 20 centimentri di gatto. Bianco e tigrato. Cerco di prenderlo e soffia e graffia e s’infila sempre più in mezzo ai rovi. Ma…l’ho preso! Lo passo a Michele che lo accoglie fra le manone e si sdilinquisce, lo infila in un cappello di cotone: si queta! Muto come un pesce…
Intanto arriva una macchina, si ferma poco più sotto e ne escono la Giorgia e sua madre, Assessoressa al Comune di Vado, che lo avevano sentito pure loro, impegnate alla sagra sopra citata. “POooovero piccolo! Come urlava! Lo terremmo volentieri: ma siamo pieni di gatti! Meno male che c’é gente buona al mondo!”….E se ne ripartono.
E teu lì! Un gatto in più! Rimaniamo ancora un attimo in ascolto nel buio della notte per vedere se c’é qualcun’altro, o una mamma gatta, chissà? Poi, finalmente, torniamo a casa col prezioso fardellino. Ci buttiamo a nanna dopo averlo rimpinguato di latte di soya, messo in una cesta imbottita di stracci.
Il sabato mattina, ancora sconvolti dalle fatiche: avrà i denti? Sarà svezzato? Chiama la Vale dell’Enpa e fatti dare due dritte. Fin qui ci siamo!
Così: organizza spazio gattino nel bagno, sabbia, carni morte omogeneizzate (aarrrghhh!!!) e cestina per le nanne…e corri di nuovo in associazione che è sabato e qui si lavora.
E per celia o per sarcasmo, al ritorno di quella serata, in cui per fortuna Paolo era venuto a fare da lavapiatti (grazie!), facendo manovra nello stesso punto, Michele proferisce le seguenti parole, mentre io gli sorrido sardonica, sapendo già cosa dirà: “Adesso vedi che ne sentiamo un altro! T’immagini?” Dico: “Spegni un po’ il motore…” E lì, flebile, quasi impercettibile, il richiamo di un altro, che si zittisce appena ci avviciniamo con la luce. Questo si nasconde proprio. Dov’é? Ce lo siamo immaginato! Però l’ho visto: per un attimo ho visto i suoi occhi. Dev’essere ancora più in là, oltre i rovi. E scostando e scavando con un bacco nella terra, lo trovo: infilato col muso come uno struzzo, sollevo una palla di pelo ancora più piccola, scura e tigrata. Lo passo a Michele: è tranquillo. E rimaniamo lì in ascolto increduli, senza sapere se ipotizzare una qualche intenzione di qualcuno che li avrebbe abbandonati, troppo stanchi per riuscire a non far altro che ricongiungerlo all’ipotetico fratello o sorella: che festa per loro! Che risate ci facciamo noi: sono davvero comici!
Ed eccoli qui! A volte la vita sembra una barzelletta.
Così domenica si era all’Ortiga di Garzi a recitare il buon Kaczynski e cantare fra gli ulivi, appena finita la vendemmia. É stato un gran bel momento: grazie per l’invito! Ed il bel tramonto musicale!
Da lunedì però: tutti sotto coi compiti delle vacanze, che si ricomincia!
E mentre anche noi prepariamo il nuovo calendario per i corsi di cucina, vi ribadiamo il progetto alla Società della Rocca di Legino a Savona.
I VEGANIERRANTI E L’ARTE DEL KUNG FOOD ALLA ROCCA DI LEGINO: 4 INCONTRI DA SETTEMBRE A DICEMBRE. CENA VEGAN: “MANGIA E IMPARA”
Dispensa esplicativa delle ricette degustate e linee guida da seguire, per ampliare i propri orizzonti verso una cucina pacificamente rivoluzionaria, salutare ed etica.
Primo incontro teorico-sperimentale sulla cucina vegan: martedì 22 settembre dalle ore 20.00:
MENÙ 100% fatto a mano:
Antipasti: insalata russa e zucca al forno
Primo: riso integrale saltato arrosto con semi e masala
Secondo e contorno: rosticini di seitan agli aromi e insalata con alghe kombu
Dolci: crema Gianduja e tarta Compostela
Pane bio, cotto al forno a legna, e té Bancha con radice di zenzero
Menù degustazione: 25,00 euro.
Per info e prenotazioni, Roberto: 3316022253.
Abbiamo bisogno di organizzarci un po’, quindi le prenotazioni tempestive saranno gradite!
Intanto il menù che pensavamo d’intavolare per le serate conviviali di venerdì 11 e sabato 12 settembre sarebbe:
- vellutata di zucca hokkaido
- insalata russa
- riso venere arrosto con semi
- rosticini di seitan alle spezie
- insalata in salsa kaxuta
- tegoline alle nocciole
- coppa del nonno
Inoltre:
- Pane di Michele, cotto al forno a legna
- Acqua Diamante
A richiesta:
- pizze
- farinata di ceci
- vini e birre bio
- tisana e té bancha
Se siete interessati e volete partecipare, avvisateci:342.0373073. Grazie.
Freschi abbracci.
veganierranti
per info veganierranti @ inventati.org