Cari Amici,
continua la saga: “Pongo, il distruttore”.
Quest’anno infatti il nostro Pongo è stato citato nel testamento del Carnevale di Segno!
Da più di seicento anni (tanta tradizione vanta questa festività pagana nel nostro paesello) il fantoccio di paglia viene portato in carretto trainato dalla povera asinella. Subito prima di essere pubblicamente bruciato, e chiudere così i festeggiamenti carnascialeschi, si prende la rivinciata snocciolando i fatti più ‘pepati’ dell’anno, vissuti dalla comunità. Il Carnevale ripartisce soldi per risolvere i problemi più seri ed assurdi e dare a tutti una soluzione, a modo suo. E quest’anno appunto: “Si diano 200,00 euro a quell’uomo che si è visto la moto masticata e privata delle chiavi da un cane, per colpa del calore della sua”.
“E’ Pongo! E’ Pongo!” Hanno gridato subito i bambini, entusiasti…
Ma i danni, purtroppo, non li ha chiaramente risarciti il Carnevale, che se n’é andato ridendo fra le fiamme: a noi è toccato rifondere il padrone di Fiona!
E… Fiona è di nuovo in calore! La notizia risuona per la casa all’alba, avvisati dalla moglie, per telefono, preoccupata perché Fiona è scappata e se l’ha coperta Pongo…Ma perché proprio Pongo?!- pensiamo noi.
Speriamo finisca presto, peché non è vita: per Pongo e per noi!
La scelta di condividere l’esistenza con gli animali è stata una delle ragioni che ci hanno spinto a vivere in mezzo al verde. Non abbiamo una fattoria, solo ci siamo voluti permettere di ospitare qualche animale che non avrebbe trovato altra sistemazione.
Pongo ha il nostro affetto e una casa, la sicurezza di essere veganamente sfamato: ma chi sarebbe se non potesse girare per boschi con gli amici e sfilare ‘tangenti’ ai vicini; arrampicarsi sulle fasce con un balzo, correre a perdifiato, mangiare l’erba, rotolarsi e fare i suoi bisogni dove meglio crede?
Certo ora è tutt’altra cosa. Quando Fiona va in calore si sta in casa, al gabbio, si gira al giunzaglio e di correre…non se ne parla! Abbiamo tutti le spalle disarticolate, in questi frangenti di giunzagli e pettorine.
Se non riesce a scappare, i danni li fa in casa: spesso non resiste ai bisogni primari, quindi sporca e saccheggia; mastica le sue coperte per il nervoso e vaga come un’anima in pena, di stanza in stanza, cercando qualche svago e carezze a bus. Spesso si infila nelle lotte di Rebecca e Arturo, a fauci spalancate, scodinzolando a manetta.
Così è anche per noi e crediamo sia per tutti quelli della nostra specie.
Beati noi che abbiamo una pianta ovunque si giri lo sguardo e terra viva sotto i piedi e rovi da levare, il mare in cui specchiarci, un cielo in cui volano gabbiani esperti e un vento che levati!
Il buon tempo è alle porte: siamo così contenti, come ogni anno, di tornare alla terra. Di goderci il sole e la fatica in luoghi salubri e continuare a cercare una via piuttosto libera, benché impegnativa e senza sicurezze certificate.
Malgrado le difficoltà, che non finiranno mai, finché c’é vita…
Qui, se ti viene la malaugurata idea di sperare ad alta voce: “Vorrei stare un po’ tranquillo.” Ti senti ripondere: “Tranquillo? É morto!”.
E continua il CORSO DI CUCINA VEGAN per l’a. s. 2014/15.
Domenica 8 MARZO: PANE QUOTIDIANO.
Impariamo a fare il pane.
La panificazione casalinga permette di determinare quali ingredienti comporranno uno dei principali alimenti della nostra dieta quotidiana. Il pane fatto a mano ha vitalità e quindi durata maggiore. La possibilità di sperimentare metodi di lievitazione con quantità irrisorie di lievito, rendono ancor più salutare questa pratica fondamentale di autosufficienza. Tematiche affrontate: qualità e proprietà delle farine biologiche, preparazione della biga ‘poolish’, metodi di impasto, lievitazione, stesura e cottura.
Portate un bel grembiule, ché ognuno si porterà a casa il pane prodotto personalmente
Vi invitiamo a partecipare alle condivisioni serali di venerdì 27 e sabato 28 febbraio, che prevedono:
- crema piselli, porri e orzo
- riso integrale arrosto con cocco e anacardi
- crumble di cavolfiore
- brasato di seitan
- insalata in salsa di noci e agrumi
- tarte tatin aux pommes
- panna cotta
Inoltre:
- Pane di Michele, cotto al forno a legna
- Acqua Diamante
A richiesta:
- pizze e farinate
- vini e birre bio
- tisana e té bancha
Se siete interessati e volete partecipare, avvisateci. NUMERO TELEFONICO DELL’ASSOCIAZIONE:342.0373073 Grazie!
Se voleste rinnovare la vostra tessera ARCI per il 2015 presso di noi, al fine di aiutarci a sostenere un minimo le spese di gestione…Il costo della tessera rimane a 15,00 euro. Il nostro IBAN intestato a CIRCOLO ARCI VEGANI ERRANTI, per i meravigliosi mecenati che volessero sostenere l’operato associativo o tesserarsi a distanza (con ovvia e conseguente spedizione delle tessere a domicilio): IT18L0501801400000000133643
Grazie ancora.
Abbracci e baci. Buon vento!
veganierranti
per info veganierranti @ inventati.org