Le erbe medicinali spariranno dall’Unione Europea?

Ecco come ha proceduto Cristina per ottenere informazioni ed attivare le Autorità competenti, mettendole al corrente delle disposizioni in materia di utilizzo delle erbe.
A seguire: la lettera di risposta dell’Eurodeputata Sonia Alfano.
Vi invitiamo a leggere e a rasserenarvi, come abbiamo fatto anche noi.
Ma vi invitiamo anche a fare lo stesso, per far crescere l’attenzione sul tema.
Grazie!

Scrive Cristina:
“Ho guardato l’articolo sul sito citato in fondo alla mail che mi hai mandato ( via Effedieffe), ho visto che lì il link è attivo, l’ho aperto e ho guardato il testo (in inglese) e poi ho cercato l’indirizzo dei parlamentari europei dei partiti che penso possano essere sensibili – l’elenco dei rappresentanti, per l’italia nord occidentale lo trovi a questa pagina
e ho mandato ai loro indirizzi e mail che ho trovato cliccando sui rispettivi nomi, una email di questo tenore:

Buongiorno. Sono una elettrice.
Le scrivo in merito all’argomento che ho indicato nell’oggetto (Le erbe medicinali spariranno dall’Unione Europea?). Mi risulta infatti che all’arrivo del 1° di aprile 2011 – fra circa 5 mesi cioè – praticamente tutte le erbe medicinali diventeranno illegali nell’Unione Europea.
Sono molto preoccupata del fatto che queste erbe che uso da anni, con consapevolezza e coscienza, e con risultati ottimi e senza gli effetti collaterali delle medicine per i corrispondenti disturbi, possano sparire con la direttiva di cui trattasi.
Urgono pertanto emendamenti a tale direttiva.
Sostengo fortemente l’azione della ANH (Alliance for Natural Health, nda), mirante a sospendere l’entrata in vigore del THMPD e mi auguro che venga salvaguardato il diritto delle persone a scegliere trattamenti erboristici.
La prego pertanto di usare la Sua posizione per sostenere attivamente tali emendamenti.
Cordiali saluti
Nome Cognome
Via
Città
Cell

Ecco la risposta  che ha ricevuto dell’Europarlamentare Sonia Alfano.

“Salve Cristina,
ti ringrazio per la segnalazione. Mi sono attivata per avere una visione più chiara della situazione e fornire una risposta dovuta in quanto eurodeputato ai tuoi quesiti e alle tue richieste di intervento.
Sono andata direttamente alla fonte ovvero l’Alliance for Natural Health (ANH), l’associazione che per prima ha espresso la sua apprensione rispetto all’attuazione di questa direttiva 2004/24/CE. Condivido la preoccupazione che possa essere messo al bando l’utilizzo delle erbe per scopi medici che rappresentano un patrimonio di tradizione e cultura sia orientale che occidentale e sono una ferma sostenitrice della libertà di scelta nei trattamenti.
Inoltre, come è possibile desumere dalla mia attività parlamentare, mal sopporto le prevaricazioni delle industrie farmaceutiche, tra le lobbies più potenti a livello europeo e mondiale, a scapito dei consumatori e dei cittadini.
Con questo spirito ho deciso di dare seguito alle segnalazioni ricevute per comprendere in maniera approfondita la gravità dei possibili effetti derivanti dall’attuazione della direttiva. Ho depositato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea con l’obiettivo di presentare alcune criticità esistenti nella direttiva 2004/24/CE e capire se e in che modo essa ritiene di dover intervenire.
Trattandosi di un testo approvato nel 2004 non è emendabile poichè non rientra tra i lavori parlamentari attualmente in corso. D’altra parte, come segnalato dalla stessa ANH, la Commissione ha già riscontrato punti della direttiva sui quali ritiene di dover intervenire. Tramite l’interrogazione sarà possibile conoscere più nel dettaglio i propositi della Commissione e in questa maniera potremo individuare una eventuale strategia di azione.
Per completezza informativa segnalo il comunicato stampa della Federazione Erboristi Italiani che tende a ridimensionare alcuni punti sollevati dall’ANH, in particolare sottolineando che le disposizioni della direttiva oggetto del contendere non si applicano alle erbe utilizzate con finalità salutistico-fisiologiche ma esclusivamente per quelle necessarie a finalità terapeutiche.
Sono fermamente convinta ad affrontare la questione e a fare tutta la pressione necessaria affinchè la legislazione UE e quella nazionale trovino un giusto equilibrio tra le esigenze di tutela dei consumatori, la libertà di scelta di trattamento e le differenti tradizioni e culture mediche. A margine il testo dell’interrogazione.
Ti invito a propormi qualsiasi altra riflessione o commento a tal riguardo. Ti terrò comunque informato su qualsiasi aggiornamento dovessi ricevere a tal proposito, ti invito a fare lo stesso.
Cordialmente
Sonia “

Ringraziamo Cristina dal profondo del cuore, per essersi accollata questo prezioso lavoro.
GRAZIE!!!!
veganierranti

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